Tai Ji Chuan

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Tai Ji Chuan a Forlì

Una delle arti marziali cinesi praticate dall’associazione Bodhi Dharma è il Tai Ji Chuan a Forlì. La traduzione letterale di questo termine rimanda direttamente alla filosofia a cui si riferisce: la lotta degli opposti (Ying e Yang) che genera l’equilibrio in tutte le cose. La storia di questa antica disciplina ha radici antichissime: nel corso degli anni la dottrina originaria riconosciuta al fondatore Chang San Feng si è diramata, modificata e sviluppata a seconda della scuola e del maestro che la tramandava.

Il Tai Ji Chuan a Forlì studia e insegna due varianti di questo antico stile di combattimento: il Tai Ji della famiglia Chen e il Tai ji del maestro Yang Luchan.

La prima variante del Tai Ji Chuan a Forlì risale al periodo a cavallo tra la caduta della dinastia Ming e l’avvento di quella Ching. La sua fondazione viene attribuita ad un guerriero di nome Chen Wangting. Questi, dopo essersi ritirato presso il suo villaggio Natale a seguito della caduta dell’impero, dedicò il resto della sua vita al perfezionamento e alla diffusione (all’interno del clan Chen) del suo stile di combattimento.

Il secondo ramo di Tai Ji Chuan a Forlì insegnato dall’associazione Bodhi Dharma risale al già citato maestro Yang Luchan. Prima del diffondersi della sua dottrina, il Tai Ji Chuan veniva insegnato unicamente all’interno della famiglia Chen.

Le antiche leggende narrano che per apprendere le arti marziali del clan Chen, Yang Luchan si sia infiltrato come servo all’interno della nobile famiglia. Grazie alle sue doti fuori dal comune, il maestro apprese in breve tempo i segreti del clan; al punto tale da battere in combattimento uno dei guerrieri più temuti e rispettati. In seguito, dopo essere stato graziato dal Capo del clan Chen – per l’inganno che aveva orchestrato – si stabilì a Pechino, dove iniziò a tramandare il suo personale stile di combattimento.